domenica 30 novembre 2014

Piccoli ma preziosi consigli per la preparazione dei dolci


La FARINA più adatta per la preparazione dei dolci è la 00.

Molte ricette richiedono l’uso di un AMIDO (fecola o maizena) che rende le preparazioni leggere e delicate.

Un altro punto molto importante da ricordare è che gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente.

Quindi il BURRO andrebbe tolto dal frigorifero almeno un’oretta prima del suo utilizzo, in modo che si ammorbidisca. 


Stessa cosa per UOVA (che devono essere rigorosamente fresche) e LATTE.

Se il dolce richiede della PANNA da montare, invece, questa deve essere fredda. È bene mettere sia il contenitore che le fruste elettriche che si useranno nel freezer almeno 15 minuti prima.

La POLVERE LIEVITANTE non va mai mescolata all’inizio della preparazione insieme ai liquidi (uova, latte, acqua ecc.) per evitare di innescare immediatamente la reazione chimica che determina la formazione dell’anidride carbonica. In questo modo, infatti, gran parte dell’anidride carbonica si libererebbe subito, molto prima di mettere il dolce nel forno. Questo ridurrebbe notevolmente il potere lievitante. Il lievito, quindi, va aggiunto insieme alla farina poco prima di infornare.

Importante è anche il SALE che, nei dolci, viene usato in piccolissime dosi, ma che ne esalta il sapore e contribuisce a rafforzare il glutine.

Ungere lo STAMPO scelto (bordi compresi) spennellandolo con del burro morbido, poi spolverizzare bene con della farina. Si può anche utilizzare della carta da forno bagnata e strizzata, oppure appoggiata sulle superfici della tortiera prima imburrate.

Il FORNO va sempre preriscaldato alla temperatura richiesta dalla ricetta. Per i dolci è meglio utilizzare il forno STATICO.

In genere i dolci si cuociono nella parte centrale del forno.

Per quanto riguarda la cottura è importante tenere presente che:

i dolci che contengono lievito chimico o albumi montati a neve vanno infornati a temperature moderate in modo da avere il tempo di gonfiare prima di rassodarsi; è meglio non aprire il forno durante la cottura.
i dolci con lievito di birra, invece, devono cuocere in forno ben caldo perché sono già gonfiati prima della cottura.
Per verificare l’effettiva cottura di un dolce si deve fare la cosiddetta “prova stecchino” che consiste nell’infilare un lungo spiedino al centro della torta. Questa è perfettamente cotta se lo stecchino esce asciutto.

Spero che questi consigli per la preparazione dei dolci vi siano stati utili!


Un abbraccio,
Azzuchef

sabato 29 novembre 2014

Babychef : Topolini di pastafrolla by Azzuchef & Elinoe


Circa un mese fa la mia bellissima amica kidsfashionblogger alias Elena Giorgetti (http://www.elinoe11.com/) mi ha proposto di realizzare insieme qualche puntata dedicata alle ricette per i bambini.

Mi è sembrata fin da subito un'idea ottima.


D'altrolde era decisamente arrivata l'ora di fare un foodminitutorial: e' ancora da perfezionare la ripresa, le tempistiche ed il montaggio del video ma per essere il primo, non ci possiamo lamentare. 

In compenso i topolini erano paradisiaci. 

Una ricetta simpatica e da fare con i vostri bimbi, nipotini o fratellini....
Ringrazio Elena per l'idea e per la collaborazione. 


Anche se fare video non è così semplice come credavamo (vi assicuro però che ci siamo diver
tite un mondo!) siamo liete di farvi visionare la nostra prima puntata...

Spero vi piaccia, noi l'impegno ce l'abbiamo messo tutto!

                               







venerdì 28 novembre 2014

Cinquanta sfumature di Empanadas



Sembra strano, ma ho mangiato per la prima volta questo piatto popolare tipico dell'Argentina a Miami circa due anni fa.
Ricordo come se fosse successo ieri quel giorno: eravamo al mare, e, come si sa, a Miami, anche se la temperatura sfiora i 38 gradi, può piovere da un momento all'altro a causa dell'alta umidità.
Ebbene, immaginatevi questa situazione: io spaparanzata sul bagnasciuga vista Oceano ed all' improvviso un gavettone dal cielo. 
Non sapevo dove rifugiarmi ed imboccando una traversa della Lincoln Road vedo un posticino carino con scritto a caratteri piccoli e minuziosi "Gogo Fresh".

Un profumo di carne speziata che non vi dico.

Quel locale era gestito da due simpatici e giovani ragazzi di nazionalità argentina e sfornava empanadas per tutti i gusti: barbecuebeef, meatball&provolone, ham&blucheese, chichenfajita, peperoni e manzo per poi arrivare all'apoteosi dolce con mascarpone e nutella o dulce de leche&blueberries.

Ovviamente per tutta la settimana di vacanza, la merenda a base di empanadas era l'appuntamento fisso.

Ieri sera li ho voluti rifare a casa .... Mi mancava tantissimo quel sapore, e non pensavo fossero così semplici da rifare.
Una vera delizia, io ho rifatto la versione classica al chickenfajita e al manzo, tipico argentino però voi potete sbizzarrirvi, d'altronde questo, è un piatto tipico popolare quindi ognuno ha la sua versione e lo farcisce con ciò che abbonda nella zona o nel frigo.

L’impasto per una decina di empanadas tipiche argentine da 13 cm di diametro prevede:

280 gr farina 00 (per la versione senza glutine utilizzare farina di riso)
150ml acqua
30 ml di olio extra vergine di oliva (o se preferite 50 gr di burro a temperatura ambiente)
5gr sale

Per il ripieno:

1 uovo
250gr carne di manzo tritata
mezza cipolla bianca
mezzo peperone rosso
olive verdi
mezzo cucchiaino paprika dolce
un pizzico semi di cumino
olio
sale
pepe

Per la cottura:

olio per friggere oppure un uovo se si cuociono in forno.

Io per spirito salutista ho preferito la seconda tipologia di cottura.

PROCEDIMENTO:

Preparare l’impasto mescolando farina, sale e acqua: aggiungere l'olio e amalgamare il tutto. Coprire con la pellicola e mettere in frigorifero per 30 minuti circa.

Nel frattempo preparare il ripieno soffriggendo la cipolla tritata finemente in un filo d’olio. 
Aggiungere la carne, farla rosolare e unire le olive tagliate a rondelle e il peperone privato di pelle e semi e tagliato a pezzettini. 
Regolare di sale e pepe aggiungendo anche la paprika e il cumino. 
Cuocere per una decina di minuti a fuoco basso e poi far raffreddare.
 Rassodare l’uovo, sgusciarlo e tagliarlo in 10 fette.

Passata la mezz'ora, riprendere l’impasto dal frigorifero e stenderlo col matterello ad uno spessore di 2-3mm quindi ricavare una decina di dischi dal diametro di 12-13cm (utilizzando un piattino o una tazza) e riutilizzando gli eventuali avanzi di impasto per ottenere altri dischi.

Bagnare il bordo di ogni disco con acqua, riempirli con un una o due cucchiaiate di ripieno e con una fettina di uovo sodo e chiudere a mezzaluna facendo aderire bene i bordi. 
Sigillare bene il bordo ripiegandolo su se stesso e formando una sorta di orlo: partendo da un angolo dell’empanadas si porta di volta in volta il bordo verso l’interno fino ad arrivare all’altro angolo dell’empanadas oppure, più semplicemente, aiutandovi con i rebbi di una forchetta.



Una volta riempiti e chiusi tutti i dischi di pasta cuocerli in forno a 190° per 15-20 minuti spennellandoli prima con un uovo sbattuto.



Servire con spicchi di limone e salsa chimichurri (una salsa argentina che si può preparare tritando nel mixer aglio, prezzemolo, peperoncino, origano, sale e pepe e aggiungendo poi olio e aceto, perfetta anche per marinare la carne da grigliare).

¡Buen provecho!





venerdì 21 novembre 2014

Peanut butter healthy & homemade

Questo è uno di quei giorni in cui vorrei abbracciare forte forte una persona speciale, dirle grazie in tutte le lingue del mondo e afforgarlo nel burro d'arachide. Ed io con lui.

Penso che la cosa più bella per una foodblogger è dedicare una ricetta a qualcuno.
Che sia un membro della propria famiglia o un amico, poco importa.
Adoro semplicemente pensare che il cibo che sto cucinando abbia un fine e soprattutto una destinazione.

Scrivo questo post emozionata per due motivi: in primo luogo proprio perchè in questo giorno di un anno fa un pò per divertimento, un pò per sfida, ho inaugurato il mio blog. 
In secondo luogo, ma non da ultimo, perchè questa ricetta magica la voglio dedicare ad un amico speciale: se Azzuchef esiste, è semplicemente merito suo.

Inventore del nome, della pagina facebook e del blog: colui che 365 giorni fa, prima di lasciare un lavoro sicuro in banca, affetti e famiglia per partire alla volta dell'Australia, mi ha sollecitato e sostenuto in questa cosa, nata per gioco è vero, ma che ad oggi, sta diventando qualcosa di più.

Non so dove arriverà Azzuchef, so di per certo che non basteranno tutti i grazie del mondo per sdebitarmi a   dovere.

Ale, viva il burro di arachide <3



Questa è una preparazione alimentare a base di semi di arachide macinati. 
Si tratta di un prodotto cremoso, ricco di grassi e particolarmente diffuso negli Stati Uniti, dove il consumo procapite annuale sfiora il chilogrammo e mezzo. 
In Italia, invece, nonostante il lento declino della cucina mediterranea, le vendite di burro d'arachidi stentano a decollare.

Proprio per preservare lo stile alimentare dei nostri nonni, le proprietà nutrizionali del burro d'arachidi vengono spesso screditate dai nutrizionisti, che puntano il dito contro l'elevato apporto lipidico e la presenza di grassi idrogenati.

Nonostante ciò, il burro d'arachidi preparato secondo la ricetta tradizionale può essere considerato un alimento genuino, infatti tra le qualità nutrizionali del burro di arachidi spicca l'ottimo contenuto in proteine, acido oleico, vitamina B3, vitamina E, magnesio, acido folico, arginina e fibre alimentari. E' proprio per questo motivo che voglio innanzitutto descrivere in modo chiaro il procedimento casalingo secondo una ricetta naturale e sana.



INGREDIENTI:
100 gr di arachidi
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
acqua (circa 2 cucchiaini)

PROCEDIMENTO:
Dopo aver tostato le arachidi in forno, togliete la pellicina, fatele freddare, mettetele nel mixer quindi macinate il tutto ottenendo una poltiglia fine.
Dopodichè aggiungere il cucchiaio di olio e due cucchiaini di acqua, uno per volta, sino ad ottenere la consistenza desiderata.
Far andare il mixer per un altro paio di minuti in modo che si formi una bella crema densa e burrosa.




Non vi voglio nemmeno dire il profumo assolutamente inebriante di arachidi tostate che ha pervaso la cucina e la casa intera, e ogni volta che riapro il barattolo l'odore che si sprigiona è assolutamente divino. Il burro di arachide può essere usato così com'è spalmato su una fetta di pane o su una fetta biscottata o, meglio ancora, su un biscotto al cacao. Potete anche aggiungerne un cucchiaio a due palline di gelato alla vaniglia e un mezzo bicchiere di latte per un frappé agli arachidi da urlo. 
La ricetta come vedete è veramente telegrafica. Armatevi solo di pazienza e anche se all'inizio vi sembrerà che il burro sia solo un ammasso di arachidi sbriciolate, abbiate fede e andate fino in fondo. Il risultato è assolutamente garantito!







domenica 16 novembre 2014

Dolce.....Dicembre! Corsi pratici di cucina natalizia.


Era da tempo che ci stavo meditando, poi ieri sera, fra una tisana e l'altra nel posto più magico della Romagna, io e Sara, proprietaria del locale Retrogusto a Savignano sul Rubicone, abbiamo pensato ed avviato ufficialmente una iniziativa molto carina.


Forse sembrerà ancora presto, ma noi avvertiamo già nell' aria il profumo di cannella e legna bruciata, tipico del periodo natalizio.

Siamo certe che quest'anno il Natale avrà una atmosfera decisamente diversa, senza dubbio straripante di calore umano, il vostro.


 Dunque segnatevi queste date: 7-14-21 Dicembre.


Ebbene sì, diamo avvio ai corsi pratici di cucina natalizia al Retrogusto!

La prima lezione è già al completo, ma ci sono ancora (pochi) posti disponibili per gli altri due incontri.





Ognuno avrà la propria postazione ed ingredienti già pesati (stile Masterchef, per capirci) ed al termine del corso ogni singolo partecipante si porterà a casa le proprie preparazioni, la brouchure delle ricette e l'attestato di partecipazione!









lunedì 10 novembre 2014

Plumcake a colazione (e con gocce di cioccolato fondente, grazie)


Avevo voglia di un dolce morbido, ricco di cioccolato, per iniziare alla perfezione la giornata. 
Del resto con un plumcake del genere anche chi si sveglia con la luna di traverso dovrà necessariamente ricredersi.

 L'idea iniziale era di creare un semplice plumcake, poi ho aggiunto una buona dose di gocce di cioccolato fondente... et voilà, il risultato fantastico. 

Nessuna particolare indicazione, tranne quella di cercare di resistere alla tentazione di divorarlo tutto, fetta per fetta.
 La lavorazione è semplicissima, anche se la cottura deve essere lenta (circa 40 minuti). 
L'unico consiglio che mi permetto di darvi è di spargere una bella manciata di gocce di cioccolato prima di infornarlo anche sulla superficie!

Perfetto da gustare ancora caldo davanti al camino, magari con una crema inglese, e magari abbinato ad una dolce tazza di tè. 

Buona colazione!







INGREDIENTI:

200 gr di farina 00
100 gr di gocce di cioccolato fondente
200 gr di zucchero
250 gr di burro
4 uova medie
50 gr di amido di mais
1 bustina di lievito vanigliato 
1 bustina di vanillina

PROCEDIMENTO

Sbattere le uova con lo zucchero semolato, aggiungere il burro precedentemente sciolto a bagnomaria oppure in microonde.

Aggiungere la farina, l'amido, il lievito e la vanillina setacciati e mescolare fino ad ottenere un composto liscio e denso.

Aggiungere infine le gocce di cioccolato, per evitare che queste scendano tutte sul fondo dello stampo, durante la fase di cottura in forno, è necessario tenerle in freezer durante la preparazione dell’impasto e al momento dell’utilizzo infarinarle. 

Setacciare le gocce per eliminare la farina in eccesso e aggiungerle all’impasto tenendone da parte qualcuna da aggiungere dopo aver versato il composto all’interno dello stampo.

Versare il composto ottenuto all’interno dello stampo antiaderente, livellare bene la superficie e infine aggiungere le gocce di cioccolato rimaste.

Infornare a 180° per circa 35-40 minuti (dipende dal forno), infilzare il plumcake con uno stuzzicadenti o uno spaghetto per controllare la cottura interna, se questo ne uscirà perfettamente asciutto, il vostro plumcake risulterà cotto alla perfezione.